
Crociera alle Grenadine
Racconto di una esperienza vissuta, Il sogno nel cassetto si avvera nuovamente! Dopo essermi concesso il primo sogno che da anni portavo in un angolo nascosto della mia testa, la traversata atlantica Ovest a Est, ecco nuovamente che il fato bussa alla mia porta.
Organizzare e compiere una crociera alle Grenadine (Caraibi) con un catamarano di dimensioni ragguardevoli, lungo 14 mt. e largo 8 mt.,equipaggio di 4 persone che non sono mai state in vela, più io e la mia compagna. Ma ce la farò a fare gli ormeggi?
Per riuscire a visitare le Grenadine bisogna prima passare da Martinica, l'isola francese con collegamenti aerei internazionali provenienti dall'Europa e molto attrezzata per il charter velico.
Poi veleggiare verso St. Lucia e in seguito costeggiare St. Vincent, entrambe le isole sono vulcaniche, molto verdi, la foresta tropicale ricopre tutto e i paesini sulla costa sono piccoli sassi colorati in un mare di verde intenso. "Non è che siamo in Vietnam?"
A St.Lucia i Pitons due coni vulcanici direttamente sulla costa posti uno di fronte all'altro, formano una baia maestosa, ci invitano a fermarci e a godere della sua bellezza.
Indimenticabile è anche Marigot Bay un'oasi di pace, incassata tra le montagne lussureggianti e circondata da mangrovie, con una spiaggia di sabbia bianca e palme. Bob, il direttore dell'approdo è di una gentilezza squisita, "tornerò a trovarti anche quando risaliremo per il ritorno".
L'isola successiva dove puntiamo è Bequia, 10 miglia a sud di St.Vincent, è porto d'ingresso alle Grenadine e un luogo di passaggio importante per i navigatori: ci sono banca, supermercati, acqua e carburanti, mercato della frutta e la tipica atmosfera rasta delle isole. Il rifornimento dell'acqua e del gasolio ce lo fanno direttamente al gavitello con un catamarano ricoperto di serbatoi. Un piccolo scugnizzo ci passa i tubi provenienti dalle pompe, è timidissimo "la vuoi una Coca Cola" il viso gli si illumina, se la beve tutta d'un fiato.
Da qui la nostra navigazione sarà abbastanza breve per raggiungere le perle del luogo:
Mustique, isola molto bella, praticamente un resort con ville di personaggi famosi. Con un po' di fortuna, durante un cocktail analcolico al Basil Bar si potranno anche incontrare i Rolling Stones dove a volte suonano e che abitano proprio dietro il bar. Non li incontriamo, ma l'atmosfera è magica.
Poi è la volta di Mayreau con la stupenda Salt Wisley Bay che riparata da una lingua di sabbia ha acque limpide e calme e crea una suggestiva visione di due mari separati da lussureggianti palme. La visita dell'unico paese avviene attraverso un sentiero orlato di cactus, la vista sulle minuscole isole di fronte è impressionante.
Le Tobago Cays, sono un gruppo di isole disabitate, protette da un'imponente barriera corallina e dalle regole del parco marino nato per difendere questo angolo di paradiso. Il mare è di un turchese spettacolare, le spiagge sono di finissima sabbia bianca e le palme allungano le loro ombre sotto un sole implacabile. E' veramente un paradiso in cui fermarsi per giorni.
Una delle piccole isole: Baradel è anche zona di ripopolamento delle tartarughe, e immergendoti con pinne e maschera puoi nuotare insieme a loro e osservarle mentre cercano cibo sul fondale che è a portata di mano, non oltre i due metri. La vicina barriera corallina inoltre ci permette di nuotare insieme a una miriade di pesci colorati: pesci scatola, piccoli sergenti maggiori, pesci pappagallo, perfino razze e un piccolo squaletto. I boat people locali qui ti offrono ogni servizio, ma particolarmente interessante è l'offerta delle aragoste appena pescate, che ci permettono la preparazione di una cena gustosa e una serata indimenticabile passata all'ancora in questa laguna magica.
A seguire Union dove la baia di Clifton, sulla costa nord-orientale, è il centro commerciale e la base per le visite alle Tobago Keys, con la sua atmosfera rasta e la musica onnipresente. L'isola è colorata, ci offre degli ottimi punti panoramici da cui il mare sembra contenere tutte le sfumature del verde e del blu. Suggestiva è la pista dell'aeroporto, posta a poche decine di metri dal nostro approdo, il pontile dell'Anchorage Yacht club, dove piccoli biturbo o piper arrivano scendendo dalle montagne e ripartono direttamente sul mare. Abbiamo passato la serata al ristorante sul porto: luogo di incontro degli equipaggi, è un tipico ristorante colorato, dal sapore locale, dove sono in mostra i dipinti del proprietario artista.
Mopion è un piccolo atollo a sud di Union, solo un ombrellone di legno e frasche è presente sulla sua sabbia bianchissima, tutto intorno è corallo. Che acqua turchese ci circonda , il tender è sulla sabbia e ci aspetta per il ritorno sul catamarano, ma chi ha voglia di tornare.. qui ci rimarrei in eterno.
Saluto tutto quanto ho appena memorizzato e assaporato con la vista e tutti gli altri sensi, l'eccitazione è sempre sopra le righe, "non è che mi avete drogato?" Ci aspetta ancora il ritorno, non sarà tranquillissimo, i Christmas wind quest'anno sono potenti e la risalita verso nord con vento di bolina e la forza dell'oceano che si riversa su queste perle non sarà indolore. L'equipaggio ormai è rodato, non ci spaventa nulla e poi dobbiamo ancora visitare St.Vincent che praticamente abbiamo saltato all'andata.
Ciao Grenadine, vacanza indimenticabile, tornerò di sicuro, voglio vedere tutto il resto che una singola crociera non ti permette di scoprire. Ma questo è un altro discorso che afffronteremo il prossimo anno.