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Cime Cime Skipper Club

Poca cima poco marinaio

Per consentire a una barca di muoversi tra acqua e aria, due elementi le cui forze non possono essere sempre costanti e uniformi è necessario che tutte le manovre siano regolabili secondo le esigenze, in mare aperto come in banchina.

Per questo a bordo c’è abbondanza di cime e cavi e per questo è necessario sapere effettuare nodi e legature utili ad assicurare ogni manovra al rispettivo elemento.

Tutti i nodi che si utilizzano in mare devono seguire la regola della facile eseguibilità, ma soprattutto della semplicità nello scioglierli, può esserci infatti bisogno di liberare velocemente la manovra. Le conseguenze di una cima male annodata o incattivita possono essere pericolose per esempio durante una virata o una strambata.

I nodi più importanti o quelli che bisognerebbe imparare subito appena saliti a bordo di una barca a vela, sono la gassa d’amante, che consente di ottenere un’asola utile sia per fissare una scotta alla vela, sia per l’ormeggio a una bitta o a un anello; il nodo savoia o a otto, eseguito alle estremità delle scotte perché non filino via accidentalmente da bozzelli o strozzascotte; e infine il nodo parlato spesso utilizzato per fissare i parabordi alla battagliola.

Prima di eseguire qualsiasi nodo è utile ricordare il famoso adagio marinaresco ”poca cima, poco marinaio”.

Avere abbastanza terminale quando si esegue un nodo evita che uno dei capi si avvicini troppo al punto di legatura col pericolo di scappare alla morsa.

 

 

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